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| Va bene, provo a contestualizzare io. L'autore è un marinista, quindi afferente a quella corrente seicentesca chiamata Barocco. Il Barocco è un momento dell'arte in generale e della letteratura in particolare, in cui gli artisti hanno dato libero sfogo alla loro creatività e a prediligere di gran lunga l'ornamento al supporto. In poesia ciò si è tradotto nell'utilizzo di metafore ardite, di grado superiore al primo (tanto che per violini alati si parla di metafora barocca), in giochi di specchi e metaletteratura, in amore per l'accumulazione di particolari e attenzione agli strumenti tecnologici che si andavano sviluppando. Sembra quasi che mentre la scienza comincia a fare passi in avanti (è l'epoca di Cartesio e Galilei ecc.) l'immaginazione degli artisti si sfrena, fino ad accogliere per motivi diversi gli elementi più bassi della vita quotidiana. Ecco perché i pidocchi! La capigliatura della propria amata, (un dettaglio naturalmente) è (metafora ardita) una selva popolata di fiere bianche che si nutrono di umori dolcissimi, ma no! Sono addirittura degli amorini così tramutati per attirare il proprio amato. Penso che in questa poesia la linea di demarcazione tra serietà e comicità sia veramente difficile da individuare.
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