"Per i pidocchi della sua donna" Anton Maria Narducci

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fcrecchi
view post Posted on 5/7/2010, 17:34     +1   +1   -1




Posto questa poesia del XVII secolo

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Sembran fere d’avorio in bosco d’oro
le fere erranti onde sì ricca siete;
anzi, gemme son pur, che voi scotete
da l’aureo del bel crin natio tesoro:

o pure, intenti a nobile lavoro
così cangiati gli Amoretti avete,
perché tessano al cor la bella rete
con le auree fila ond’io beato moro.

O fra bei rami d’or volanti Amori,
gemme nate d’un crin fra l’onde aurate,
fere pasciute di nettarei umori;

deh, s’avete desio d’eterni onori,
esser preda talor non isdegnate
di quella preda onde son preda i cori!

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Divertente, no?
 
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joncos
view post Posted on 9/7/2010, 15:38     +1   -1




Certo molto divertente. Mi piacerebbe che tu contestualizzassi questa poesia giusto per saperne un pò di più. Spero tu possa accogliere la mia richiesta.
 
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view post Posted on 9/7/2010, 21:42     +1   -1
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Va bene, provo a contestualizzare io.
L'autore è un marinista, quindi afferente a quella corrente seicentesca chiamata Barocco. :D
Il Barocco è un momento dell'arte in generale e della letteratura in particolare, in cui gli artisti hanno dato libero sfogo alla loro creatività e a prediligere di gran lunga l'ornamento al supporto. In poesia ciò si è tradotto nell'utilizzo di metafore ardite, di grado superiore al primo (tanto che per violini alati si parla di metafora barocca), in giochi di specchi e metaletteratura, in amore per l'accumulazione di particolari e attenzione agli strumenti tecnologici che si andavano sviluppando. Sembra quasi che mentre la scienza comincia a fare passi in avanti (è l'epoca di Cartesio e Galilei ecc.) l'immaginazione degli artisti si sfrena, fino ad accogliere per motivi diversi gli elementi più bassi della vita quotidiana.
Ecco perché i pidocchi! La capigliatura della propria amata, (un dettaglio naturalmente) è (metafora ardita) una selva popolata di fiere bianche che si nutrono di umori dolcissimi, ma no! Sono addirittura degli amorini così tramutati per attirare il proprio amato.
Penso che in questa poesia la linea di demarcazione tra serietà e comicità sia veramente difficile da individuare.
 
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view post Posted on 10/7/2010, 10:09     +1   -1
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Ho appena trovato un madrigale di Marino che è probabilmente il punto di partenza per quella di Narducci.

Rete d'oro in testa della sua donna da La lira, II, 109

Porta intorno madonna
lacci a lacci aggiungendo ed oro ad oro,
d'aurea prigion l'aurea sua chioma avolta.
Alma libera e sciolta
fra quel doppio tesoro
ove n'andrai, che non sii presa alfine,
s'ella ha rete nel crine e rete è il crine?
 
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antorusso81
view post Posted on 10/7/2010, 11:12     +1   -1




mi è piaciuta molto la completezza di questo post, partendo dall'imitatore all'imitato.
Io mi chiedo perché nonostante da qualche anno ci sia una rivalutazione del barocco, l'università personalmente non me ne abbia fatto apprezzare appieno il lato letterario, nemmeno Marino conosco!, e qualcosa l'ho studiata solo ultimamente in un esame monografico di Letteratura Contemporanea sui futuristi dove si parlava, in un manuale saggistico, del "Cannocchiale filosofico" di Tesauro e del dibattito critico sul Barocco.
 
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view post Posted on 4/9/2010, 08:47     +1   -1
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Io penso che l'università italiana, e circoscrivo la riflessione solamente perché non conosco le realtà del resto del mondo, funzioni in maniera simile alle altre istituzioni umane, cioè arriva sempre in ritardo rispetto alle nuove esigenze della popolazione. La società si evolve lentamente certo, ma comunque ad un ritmo più veloce di quello che le istituzioni mostrano: basta guardare a quanto siano antiquate le leggi sulle coppie di fatto. Sembra quasi che le leggi sanciscano qualcosa solo quando è ormai inevitabile farlo. Se le cose stanno così, è chiaro che nonostante sia ormai largamente chiaro a tutti che siamo in un'epoca barocca, soprattutto noi di Napoli, i programmi di studio universitari e non continuano a bistrattare il '600 e a non sviscerarne caratteristiche che potrebbero risultarci non poco utili per capire il presente.
Provocazione con anacronismo: ma non è che tutto quel discorso sull'importanza del medium rispetto al contenuto, è una teorizzazione dell'importanza che gli artisti del barocco davano all'ornamento rispetto al contenuto?

 
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kew
view post Posted on 14/11/2012, 12:38     +1   -1




'nu bej schif...
 
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Lorenzo Ferrari
icon12  view post Posted on 7/12/2017, 10:18     +1   -1




CITAZIONE (kew @ 14/11/2012, 12:38) 
'nu bej schif...


CITAZIONE (joncos @ 9/7/2010, 15:38) 
Certo molto divertente. Mi piacerebbe che tu contestualizzassi questa poesia giusto per saperne un pò di più. Spero tu possa accogliere la mia richiesta.

Ma cosa ti interessa? La poesia fa veramente schifo al cazzo
 
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jhggffdtg
view post Posted on 10/1/2021, 17:55     +1   -1




sono qui 11 anni dopo
 
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allahpazzofurioso
view post Posted on 19/1/2021, 09:29     +1   -1




ma a scuola seriamente fano studiare sto schifo mannag
 
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view post Posted on 3/2/2023, 08:24     +1   -1

Analfabetico

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13 anni dopo e la poesia fa ancora cagare
 
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10 replies since 5/7/2010, 17:34   48502 views
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