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| Oggi vi propongo qualche poesia di Luciano Erba, che ho avuto modo di conoscere attraverso l'antologia curata da Mengaldo "Poeti italiani del Novecento".
Da Il male minore
Dal dottor K. (con tre glosse e una variante)
Si sciolga si stenda si rilassi e associ le immagini del sogno il sottogola dei preti la pancia dei tonni le prugne le prugne bianche di Boemia 1 associ! Ë difficile ce blanc ci tendre de pl‚tre sous un ciel de vent d'ouest sali par les cheminèes d'hiver 2 associ! dopo il viadotto cominciammo a salire tra due siepi di rovi 3 associ! salivo scale verniciate di fresco di case ricominciate strappavo grumi di minio dalle ringhiere associ, associ! ma ritorna il tonno! associ si sciolga si rilassi salivo scale sopra il mare K. seduto come Napoleone Decide Salire scale è come (Adler) amare. 4
1 eravamo partiti da Mariahilfe fino ai fiori dei fagiolitra i papaveri d'alta montagna
2 Variante ce blanc des cuisses des filles quand elles quittent leurs bas noirs dans un meublè
3 fu un'estate di fiori divelti di treni freschi, d'imposte socchiuse
4 fu quando su una sedia di vimini tatuavo la scema di Rimini?
La Grande Jeanne
La Grande Jeanne non faceva distinzioni tra inglesi e francesi purché avessero le mani fatte come diceva lei abitava il porto, suo fratello lavorava con me nel 1943. Quando mi vide a Losanna dove passavo in abito estivo disse che io potevo salvarla e che il suo mondo era lÏ, nelle mie mani e nei miei denti che avevano mangiato lepre in alta montagna.
In fondo avrebbe voluto la Grande Jeanne diventare una signora per bene aveva già un cappello blu, largo, e con tre giri di tulle.
Edited by ilprincipedario - 4/10/2010, 10:26
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